La Prima Ecografia

La Prima Ecografia

L’ecografia morfologica è forse la più importante tra le ecografie in gravidanza. Quando si fa? Quanto costa? Scopri tutto quello che devi sapere su questa importante analisi prenatale

L’ecografia morfologica è uno degli esami prenatali a cui una donna in attesa deve sottoporsi. Serve per controllare la salute del nascituro durante la gestazione, ed è l’ecografia più importante fra le tre normalmente prescritte, perché aiuta a individuare eventuali malformazioni. Questa ecografia si chiama morfologica proprio per questa ragione: indaga e illustra la forma del feto, per capire se tutto procede secondo la norma nella formazione del corpo del bambino. Quando si fa? E come si svolge? Qual è il costo? Le tue risposte sono tutte qui.

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Ecografia morfologica: quando si fa?

L’ecografia morfologica è la seconda delle tre ecografie in gravidanza prescritte dal ginecologo. Si fa tra la 20esima e la 22esima settimana per accertare la presenza di eventuali malformazioni, e dopo questo periodo non si può più ricorrere all’aborto volontario per legge. Attraverso un ecografo di alta qualità e la grande esperienza di un operatore si raggiunge il 90% di certezza che il feto sia sano, inoltre l’ecografia permette di controllare il rapporto esatto tra liquido amniotico e dimensioni del feto e se ci fossero delle malformazioni ci si può rivolgere a strutture adeguate. L’esame viene eseguito in questo modo: si cosparge di gel l’addome della futura mamma, e si passa sopra una sonda. L’apparecchiatura utilizzata è dotata oggi di una visualizzazione tridimensionale, e i progressi in campo tecnologico hanno aperto la strada anche all’ecografia 3D, spesso preferita a quella tradizionale perché più “d’effetto”, oltre che più efficace per riscontrare eventuali anomalie. Spesso, per completare l’esame, si ricorre anche all’ecografia transvaginale.

Ecografie in gravidanza: il video che spiega tutto

Quante sono le ecografie da fare in gravidanza? Quando si fanno? In questo video, la dottoressa Alessia De Mita spiega tutto quello che c’è da sapere. Da non dimenticare, per quanto riguarda le analisi prenatali, la villocentesi, che è un esame invasivo ma molto precoce, per individuare eventuali malattie cromosomiche o genetiche nel feto.

Cosa si vede?

Il protocollo degli esami di secondo livello (ecografia morfologica) interviene ad un esame completo della morfologia del feto e permette il riscontro di tutti i dettagli anatomici attualmente indagabili per mezzo dell’ecografia. Esso comprende le valutazioni delle dimensioni del feto (biometria fetale), la struttura della placenta, la quantità di liquido amniotico, lo studio del cranio e del volto, dell’apparato cardiovascolare, degli organi addominali, dell’estremità (dita comprese) e della colonna vertebrale. E inoltre, con l’ecografia morfologica si può stabilire con quasi assoluta certezza il sesso del bambino.

A che cosa serve l’ecografia morfologica?

Oltre a individuare eventuali malformazioni nel feto, l’ecografia morfologica serve anche a prevenire o contrastare la comparsa di pericolose patologie, come la gestosi. Inoltre aiuta a monitorare la condizione di IUGR (scarso accrescimento intrauterino del feto). Vediamo nel dettaglio queste due ipotesi.

La gestosi, o preeclampsia, è una grave patologia che colpisce le donne incinte e di cui le cause scatenanti sono ancora in parte sconosciute, e che può aggravarsi nella cosiddetta sindrome di Hellp. Il ritardo di crescita intrauterino può avere invece diverse cause, come un malfunzionamento della placenta o una resistenza a carico delle arterie uterine. All’esame morfologico fetale può essere associata una Velocimetria Doppler delle arterie uterine. Le due arterie, poste ai lati dell’inguine della donna, assolvono all’oneroso compito di irrorare la placenta e garantirne il corretto funzionamento. Controlli che sono assolutamente necessari tanto per monitorare la crescita del feto quanto per riuscire a intervenire in tempo con adeguate terapie farmacologiche o addirittura, anticipando la data del parto laddove ve ne sia la necessità.

Qual è il costo dell’ecografia?

L’ecografia morfologica è gratuita se la si esegue nelle strutture convenzionate pubbliche, mentre ha un costo variabile se si sceglie una struttura privata. Il costo nelle strutture private va più o meno dai 90 ai 200 euro, secondo il posto che si è scelto.

 

Le eventuali difficoltà durante l’ecografia morfologica

Lo specialista può trovare delle difficoltà durante l’ecografia a causa del pannicolo adiposo della paziente, che non rende nitide le immagini, o per la troppa quantità di liquido amniotico o per la posizione del feto. L’ecografia morfologica del secondo trimestre non ha il compito di individuare gli eventuali soft markers dell’anomalia cromosomica. I soft markers sono quei segnali, quegli indizi che spesso vengono associati ai bambini con la sindrome di Down, per riconoscerla in fase prenatale. Spesso però questi soft markers vengono associati anche ai bambini non affetti da alcuna sindrome, e se c’è un sospetto di sindrome di Down nel feto si procede con altri esami e accertamenti, tra cui per esempio l’amniocentesi, che spesso però viene eseguita anche prima dell’ecografia morfologica.